La MOC: a cosa serve e chi dovrebbe eseguire l’esame
La MOC – Mineralometria Ossea Computerizzata – è un esame che permette di scoprire se si è affetta da osteoporosi oppure comunque lo stato di salute delle ossa.
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da un’alterazione della qualità delle ossa, che determina un aumento del rischio di frattura.
Può essere:
- Primitiva, quando è causata dall’età,
- Secondaria, quando invece è causata da fattori esterni
In passato la scoperta dell’osteoporosi il più delle volte era successiva a fratture, mentre oggi abbiamo a disposizione questo metodo.
In effetti l’osteoporosi non dà sintomi evidenti, se non la maggiore predisposizione a traumi e fratture.
Come funziona la MOC
Attraverso i raggi X, la MOC misura i grammi di calcio e di altri minerali ossei accumulati nel segmento di un osso. Permette cioè di stabilire se la densità ossea sia normale, ridotta (osteopenia) o se il paziente analizzato è appunto affetto da osteoporosi. È minore è la densità ossea, maggiore il rischio di frattura di un osso.
Le ossa oggetto di analisi in genere sono la colonna vertebrale, l’anca e l’avambraccio.
Il test permette al soggetto e al medico di valutare se l’andamento della densità ossea nel tempo, in modo da trovare la terapia giusta.
Con il passare del tempo, inoltre, i macchinari si sono evoluti ed oggi possono essere estremamente precisi, ma con ma con un’esposizione a radiazioni quasi paragonabile praticamente nulla.
Come prepararsi alla MOC
Partiamo subito dicendo che il test è completamente indolore. Di fatto, non è necessaria nessuna preparazione, salvo evitare l’assunzione di integratori di calcio nelle precedenti 24 ore.
Prima di effettuare l’esame comunque il paziente dovrà rimuovere tutto ciò che è metallico molto semplicemente.
A differenza di esami come la risonanza magnetica, la MOC non richiede che il paziente sia chiuso in un tunnel o in un anello, situazioni che possono mettere a disagio pazienti claustrofobici.
Come leggere i risultati
I risultati del test di densitometria ossea vengono riportati utilizzando il T-score, un valore che mostra di quanto la densità ossea è maggiore o minore rispetto a quella di un adulto di 30 anni.
Il personale medico guarda al T-score più basso per diagnosticare l’osteoporosi.
Secondo l’OMS:
- Se il t – score è inferiore allo 0, il paziente è sano
- Se il suo valore oscilla tra -1 e -2.5 il paziente è affetto da osteopenia
- Se invece è inferiore a 2.5 è affetto da osteoporosi
- Infine, se è inferiore a 2.5 ed è presente almeno una frattura, si parla di osteoporosi conclamata
Cosa fare in caso di osteoporosi
In caso di osteoporosi la prima cosa da fare dovrebbe essere modificare la propria alimentazione, introducenti cibi contenenti vitamina D e calcio, poi anche praticare attività fisica può aiutare molto.
Infine, esistono dei farmaci appositi, ma dovrà essere il medico curante a determinare quali sono quelli giusti per il paziente in questione.
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