Perché è importante controllare spesso il livello di trigliceridi nel sangue?

I trigliceridi sono un tipo di grassi e la maggior fonte di energia per l’organismo. Questi si trovano nel tessuto adiposo, ma alcuni circolano nel sangue per fornire l’energia ai muscoli.

Alte concentrazioni nel sangue di trigliceridi sono associate ad un aumentato rischio di sviluppare patologie cardiovascolari (CVD). Ecco perché è necessario tenerne il valore sotto controllo.

Quando è importante misurare con maggiore frequenza il livello di trigliceridi nel sangue?

Esistono, come per il colesterolo, diversi fattori di rischio. Tra cui:

Fumo
Età (uomini dai 45 anni in su e donne dai 55 anni)
Ipertensione (pressione sanguigna di 140/90 o più alta o persone che prendono farmaci per la pressione)
Storia familiare di malattie cardiovascolari premature (malattia cardiovascolare nei parenti di primo grado- maschi sotto i 55 anni e donne sotto i 65)
Patologia cardiovascolare pre – esistente o precedente infarto
Diabete mellito

In questi casi, i trigliceridi devono essere misurati con più frequenza. In particolare, per i diabetici è molto importante misurare a intervalli regolari i trigliceridi, dal momento che questi aumentano in modo significativo quando la glicemia non è sotto controllo.

È bene comunque far fare ai ragazzi l’esame una volta tra i 9 e gli 11 anni e poi ancora tra i 17 e i 21 anni.

Come prepararsi all’esame?

L’esame dei trigliceridi va fatto a digiuno. È bene, quindi, non mangiare per 9 – 12 ore prima di raccogliere il sangue e solo bere l’acqua. Inoltre non dovrebbe essere consumato l’alcol per le 24 ore precedenti al test.

Nel caso in cui il valore dovesse risultare alto, è bene consultare il proprio medico per stabilire una cura adeguata. In ogni caso, uno stile di vita sano (una dieta specifica e movimento costante) possono aiutare.

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