La glicemia: perchè è importante tenerla sotto controllo?
La glicemia è l’analisi che serve a misurare il livello di glucosio nel sangue. La stessa misurazione fatta sulle urine prende il nome di glicosuria.
Un livello troppo alto – oppure troppo basso – di glicemia può causare danni di diversa entità all’organismo. Vediamo quali e perchè.
Il glucosio
Il glucosio è la principale fonte di energia per il nostro organismo.
Inoltre, il cervello e tutto il sistema nervoso hanno bisogno di un costante e adeguato apporto di glucosio, perché solo con esso possono funzionare adeguatamente. Per cui occorre mantenere un livello pressoché costante di glucosio nel sangue.
L’esame del glucosio misura i livelli di glucosio nel sangue o rileva la presenza di glucosio nell’urina.
Glicemia e stili di vita
La nostra alimentazione include vari tipi di sostanze nutrienti: gli zuccheri, i grassi e le proteine. Con i processi di digestione ed assimilazione, i carboidrati assunti con il pasto vengono scomposti in glucosio ed altre sostanze nutritive e passano nel sangue, che fornisce quindi il glucosio a tutte le cellule.
È normale, quindi, che la glicemia aumenti dopo un pasto, perché arriva glucosio nel sangue. Questo arrivo del glucosio stimola il pancreas a immettere nel sangue l’insulina – chiamata anche “ormone ipoglicemizzante” – ed è la sua presenza a stimolare l’ingresso del glucosio nelle cellule dell’organismo, dove viene convertito in energia. Naturalmente, man mano che il glucosio entra nelle cellule e viene utilizzato per produrre energia, il livello ematico si abbassa e il pancreas riduce il rilascio di insulina.
Il nostro stile di vita – cioè l’alimentazione, l’attività fisica, il peso che riusciamo a mantenere, il fumo, l’uso di farmaci, alcool o altre sostanze, etc. – condiziona questo meccanismo di regolazione. Se esso viene mantenuto, la glicemia rimane abbastanza stabile. Altrimenti – specie per alimentazione squilibrata, sedentarietà, abuso di alcool etc. – la glicemia aumenta e l’organismo cerca di ripristinare l’equilibrio aumentando la produzione di insulina.
Il diabete
Il diabete è la malattia più comune che deriva dallo squilibrio tra glucosio e insulina, e ne esistono due forme:
- Diabete di tipo 1, o diabete “giovanile”: si ha quando l’organismo non è in grado di produrre insulina. Si manifesta a causa di una distruzione delle cellule che producono insulina – le “cellule beta” del pancreas – che sono danneggiate e poi distrutte per fenomeni di autoimmunità, spesso legati a reazioni crociate con infezioni virali;
- Diabete di tipo 2, o diabete “adulto”: è il frutto di una combinazione di resistenza all’insulina, cioè una ridotta risposta delle cellule all’azione dell’insulina assieme ad una insufficiente produzione di insulina. Ed è tipico delle persone adulte, specie se in sovrappeso, con abitudini alimentari errate, fumo, alcool etc.
Il diabete gestazionale
Vi è, inoltre, il “diabete gestazionale”, che si manifesta con alti livelli di glucosio nel sangue in corso di gravidanza.
Questo tipo di diabete si tratta in quasi tutti i casi con una corretta alimentazione in gravidanza e si risolve di solito con il parto.
Tuttavia, le donne con diabete gestazionale hanno un aumentato rischio di sviluppare diabete di tipo 2 negli anni successivi alla gravidanza.
Come si misura la glicemia?
Esistono differenti metodi per valutare la concentrazione di glucosio nel sangue. I principali sono:
- Glicemia a digiuno: si determina la concentrazione di glucosio nel sangue dopo un digiuno di almeno 8 ore, cioè al mattino dopo aver cenato non oltre le ore 21 ed aver assunto solo acqua fino al momento del prelievo;
- Glicemia postprandiale: è un test estemporaneo, che misura il glucosio, in genere, una o due ore dopo il pranzo. Permette di valutare indirettamente la risposta insulinica anche se in modo non molto preciso in quanto lo stimolo alla glicemia non è standardizzato;
- Curva glicemica da carico, ovvero “Test da carico orale di glucosio”: è un test da stimolo standardizzato, che prevede un primo prelievo a digiuno seguito dalla somministrazione di una bevanda contenente 75 grammi di glucosio e uno o più prelievo nelle due o tre ore successive allo stimolo;
- Curva glicemica in gravidanza: come sopra, con un protocollo specifico per le donne in gravidanza, si usa per diagnosticare il diabete gestazionale;
- Glicosuria: misurazione della concentrazione di glucosio nell’urina, è una delle varie prove che si eseguono come parte dell’analisi dell’urina.
Dobbiamo infine ricordare che tutte le variazioni molto intense della glicemia, sia in caso di aumento – chiamato “iperglicemia” – che di riduzione – chiamata “ipoglicemia” – possono essere potenzialmente letali e causare danno d’organo, danno cerebrale, coma e, in alcuni casi, morte.
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